Progetto Corfinio (AQ)

Coord. Maria Carla Somma

Direzione scientifica Maria Carla Somma, Sonia Antonelli e Vasco La Salvia

Dal 2013 agli scavi nell’area della cattedrale romanica di S. Pelino, si sono aggiunte le nuove ricerche nell’area del Campus, il grande recinto di epoca romana, su cui insiste l’edificio di culto, nell’area del c.d. macellum e nel santuario suburbano di S. Ippolito. Dai risultati sono emersi nuovi e rilevanti elementi per la ricostruzione dello sviluppo urbanistico e monumentale del municipio, soprattutto per le fasi che vanno dalla Tarda Antichità al Basso Medioevo. Le indagini nell’area attorno al complesso di S. Pelino hanno permesso di identificare il grande recinto in opera reticolata come un campus militare. La sua stretta relazione planimetrica con il complesso valvense fa ipotizzare una sua rifunzionalizzazione nell’ambito delle trasformazioni urbane della città tra V e VI secolo d.C. A partire da questo momento la zona, che fin dal I-II secolo d.C. si è caratterizzata anche per la presenza di sepolture, assume sempre maggior importanza per la presenza di una tomba venerata (S. Pelino?), tanto da essere circondata da un muro di fortificazione collegato al recinto del campus. In epoca altomedievale (VIII-IX sec.), in questa zona nota come Valva, all’interno della fortificazione viene costruito un palazzo di almeno due piani, le cui caratteristiche planimetriche e la posizione portano a interpretarlo come luogo di residenza del gastaldo longobardo noto dalle fonti coeve. In questo momento viene costruito anche un edificio di culto, probabilmente dove sorge oggi la chiesa di S. Pelino, con funzione di chiesa episcopale. Nella seconda metà dell’XI secolo il grande progetto di ricostruzione promosso dal vescovo Trasmondo determina il sistematico smantellamento di tutte queste strutture e l’impianto di un esteso e articolato cantiere, che porterà alla realizzazione del complesso che ancora oggi domina il paesaggio. Lo stesso Trasmondo, a difesa del nuovo complesso e per accogliere la popolazione che deve ancora risiedere nell’area dell’antica città, fonda il castrum di Pentima, fortificando lo sperone roccioso e i resti del teatro romano all’estremità settentrionale di quello che è stato il municipium di Corfinium.

Parco archeologico

A Corfinio è istituito il parco archeologico “Nicola Colella”, che si snoda attraverso diverse aree all’interno dell’attuale abitato e comprende: l’area di Piana S. Giacomo, con un grande edificio di età romana con ricchi mosaici pavimentali, un impianto termale e un tratto di strada romana su cui affacciano delle botteghe; l’area del tempio italico di I sec. a.C. e l’area del Santuario di S. Ippolito, luogo su cui si sviluppa a partire dal IV sec. a.C. un culto legato alle acque, che subisce un’esaugurazione cristiana in età tardoantica, di cui rimangono resti del luogo di culto pagano e della fonte ancora oggi attiva. È invece ospitato nel borgo medievale, precisamente nel palazzo Trippittelli del XVII sec., il museo civico archeologico “A. De Nino”, dove sono conservati i maggiori ritrovamenti fatti nell’abitato e nel suo territorio, mentre il materiale epigrafico è esposto nel Lapidarium comunale.

Link: http://www.comune.corfinio.gov.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idservizio/20013

http://www.museocorfinio.it/

https://www.facebook.com/archeologiauda.universitachieti/

Gli scavi sono attualmente sospesi.

Corfinio – San Pelino

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